Ineos Grenadiers, definito il programma di Filippo Ganna fino al Giro d’Italia: “Ogni anno bisogna trovare nuovi stimoli”
Filippo Ganna si appresta a vivere l’ennesima stagione ricca di obiettivi e ambizioni. Il portacolori della Ineos Grenadiers è oramai da qualche anno l’uomo di punta del ciclismo italiano, tanto su pista, quanto su strada, e ogni anno tifosi e appassionati sono sempre pronti a chiedergli un nuovo traguardo. Una cosa che, però, non sembra preoccupare il verbanese, sempre pronto a accogliere nuovi stimoli ed alzare in prima persona l’asticella sempre più in alto. Se il debutto stagionale in Argentina e gli obiettivi principali del suo 2023 erano già stati fissati, a Il Giornale il classe 1996 ha svelato il suo calendario fino al Giro d’Italia, confermando Milano – Sanremo e Parigi – Roubaix, soprattutto, come momenti importanti della sua primavera, che in Italia lo vedrà anche al via della Tirreno – Adriatico.
“Inizierò in Argentina – ha dichiarato il detentore di tre record mondiali – poi Europei in pista a Grenchen, Volta ao Algarve e un breve periodo in altura. Poi Tirreno, Sanremo, Gand-Wevelgem, ancora altura prima della Roubaix. E poi il Giro d’Italia”. E saranno proprio le due Monumento in programma i grandi obiettivi dell’azzurro: “Ogni anno bisogna trovare nuovi stimoli: queste sono chiaramente due belle suggestioni“.
Il due volte campione del mondo a cronometro, però, vorrebbe anche indossare per la terza volta in carriera la prima Maglia Rosa al Giro, anche se per farlo dovrà vedersela con Remco Evenepoel: “Sarà bello e io ce la metterò tutta per dare il massimo. Se poi mi batte, non sarà la fine del mondo. Perdere fa parte del mestiere […] La Corsa Rosa per il nostro team sarà un grande obbiettivo. Geraint Thomas sarà la nostra punta, il nostro punto di riferimento. Sta bene. È motivato ed è anche più magro dell’anno scorso: il Signor G ci crede molto”.
Infine il campione olimpico dell’inseguimento a squadre su pista di Tokyo 2020 ha parlato di cosa deve migliorare per diventare un fuoriclasse anche su strada: “Dovrò lavorare sull’intensità dopo diverse ore, per essere pronto nei momenti chiave. Con Cioni, il mio allenatore, ne abbiamo già parlato”. Escluso per il momento un nuovo assalto al Record dell’Ora, il corridore piemontese ribadisce l’importanza della pista nella sua carriera, soprattutto con i Giochi di Parigi 2024 sempre più vicini, ma è chiaro che la strada assume una importanza crescente nelle sue gerarchie.
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